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È un gioco ad incastri, una sorta di puzzle. In questo è impegnato Massimiliano Allegri in questi giorni, ancora una volta chiamato a lavorare nell’emergenza, a fare “le nozze con i fichi secchi”. Doveva essere la stagione della tranquillità, dei problemi extra campo lasciati alle spalle. È successo di tutto, di nuovo.
 
Per questo, il tecnico livornese deve rivedere le sue certezze sul campo e cambiare alcune delle scelte che si sono viste fin qui, in questa prima parte di stagione. Per esempio, se a centrocampo mancano Pogba e Fagioli servirà una pedina in più nel mezzo. Pedina che risponde al nome di McKennie che, dall’esterno, può tornare a “casa” da mezzala. Questo crea un buco a destra, dove rimarrebbe il solo Weah, che può essere coperto da Cambiaso.
 
In questo modo, le alternative sul lato mancino passano da tre a due: Kostic e Iling-Junior. Per l’inglese classe 2003, fin qui, solo 88 minuti in campo. Minutaggio che, però, potrebbe presto essere destinato a crescere nei prossimi impegni. A crescere ulteriormente, chissà, se Iling sarà in grado di convincere definitivamente Allegri e sorpassare Kostic nelle gerarchie.
 
Settimane cruciali, dunque, per il destino di Iling. Se, invece, dovesse restare ai margini del progetto tecnico, attenzione al mercato di gennaio. Il contratto è in scadenza nel 2025 e il momento per monetizzare, o inserirlo in una trattativa come contropartita, è questo.