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Quando si corre una maratona, si attraversano diversi momenti. Freschezza e lucidità, motivazioni, fino a che l’acido lattico comincia ad accumularsi fino a sfociare in crampi e annebbiare la mente. L’importante, in quel caso, è non lasciarsi prendere dal panico, mantenere l’equilibrio, superare il momento e andare avanti, anche se acciaccati. Questa è la fotografia della Juventus oggi.
 
Sì, la crisi di aprile è definitivamente alle spalle. La squadra bianconera sembra più pimpante, più capace di rendersi pericolosa in avanti, magari meno solida dietro, ma comunque viva. Sembrano alle spalle anche le voci di una rottura interna allo spogliatoio, di una sorta di ammutinamento contro Allegri. Se crepe ci sono state, la squadra è stata abile a tenere i pezzi incollati insieme, evitare che si vanificasse quanto fatto nel momento in cui la tempesta infuriava sopra i cieli della Continassa.
 
Ancora una volta, a dare qualcosa in più alla Juventus ci ha pensato la Next Gen. Oggi, da sottolineare c’è la prestazione di Iling Junior, alla prima da titolare in Serie A. La prima da titolare in Serie A, al 7 di maggio, mentre Kostic colleziona ore di straordinario. Anche questo va sottolineato.
 
Al di là delle valutazioni, però, c’è da sottolineare una cosa: l’evoluzione dell’esterno inglese classe 2003. Da spaccapartite quando gli avversari calano di intensità, a pedina importante anche dal primo minuto. La continuità, quella che sembrava mancargli anche in Primavera e Next Gen, finalmente sembra essere arrivata. Frutto di un’altra delle grandi qualità del ragazzo: l’attitudine al lavoro, quella raccontata da tutti gli allenatori che l’hanno avuto tra i loro ranghi.
 
Dopo oggi, saranno ancora più luminosi i riflettori che le squadre di Premier hanno acceso su di lui. Pochi, però i dubbi: la Juventus deve continuare a puntare sui giovani. Ripartire da Iling e i suoi “fratelli” una necessità.