1
 La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, nelle ultime ore, ha aperto un procedimento in seguito a rilievi sul bilancio della Juventus al 30 giugno 2022, documento che non risulterebbe “conforme ai principi contabili”. Immediata la replica dei bianconeri, che valuteranno attentamente le eccezioni mosse, pur “convinti di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie”, si legge in una nota societaria. 

Ma cosa contesta la Consob? Lo spiega Tuttosport, che scrive, "tutto quello che già aveva lamentato, in una sorta di copia-incolla dei precedenti rilievi".  Ancora nodale, dunque, il tema delle plusvalenze da trattare o meno come permute: se il club bianconero lo facesse, come Consob continua a richiedere, sarebbe sostanzialmente l’unico club al mondo (o quasi) a doversi adattare a questa specifica. Un dettaglio, tutt’altro che secondario, che sposta il focus dell’argomento: non si tratta di un problema legato al solo bilancio della Juventus, ma di una questione che abbraccia l’intero sistema calcio. E su scala internazionale. Il quotidiano aggiunge poi che  le osservazioni della Consob non risultano eccessivamente impattanti sul dato finale del bilancio bianconero. Nemmeno chiamando in causa l’unico elemento nuovo portato all’attenzione della Juventus da parte della Commissione: quello legato alle cosiddette side letter. Secondo i rilievi, infatti, i contenuti delle “carte segrete” portate alla luce dall’Inchiesta Prisma dovrebbero figurare a bilancio a prescindere dal fatto che poi, nella realtà delle operazioni di mercato, gli accordi siano stati o meno rispettati.