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Fabio Miretti si presenta alla stampa: ecco le sue parole in conferenza.

DA 8 ANNI - "Sono qui da bambini, ho fatto tutto il percorso. Nelle ultime stagioni ho fatto l'U19, l'U23, dall'anno scorso ho fatto qualche presenza, fino ad arrivare a quest'estate, sono arrivato poco dopo che la squadra iniziasse il ritiro. Mi sono aggiunto e sono stabile nella prima squadra".

LA SCELTA - "C'era stato l'interessamento del Toro, ma ero grande tifoso della Juve. Il servizio che metteva a disposizione la società, ci passava a prendere, era una comodità per tutti. Io con la mia famiglia abbiamo scelto la Juve".

LA CRESCITA - "Essere cresciuti nel settore giovanile ci fa arrivare in prima squadra pronti, sappiamo l'importanza di cosa vuol dire vestire questa maglia, cosa chiede la società, i nostri doveri verso la società. Questione di identità che ci portiamo dentro ormai da anni. Certo che in un contesto come la prima squadra, parlo per me, il mio compito è quello di imparare dai giocatori più esperti, non trasmettere i valori che sapranno già. Quanto faccio io è solo imparare".

COSA C'E' DI DIVERSO - "La cosa più difficile, affrontata lo scorso anno, è stata l'adattamento fisico, che può essere dal punto di vista della forza e della velocità, della tecnica, i livelli sono diversi in U19 e U23. Un aspetto che m'ha messo in difficoltà è stato quello psicologico. Doversi abituare ad allenamenti e partite con la prima squadra, passando anche dalle partite con U23 e u19. Ritmi diversi e difficoltà diverse".

IDOLO - "Nedved era il mio idolo, il nostro vice presidente. Man mano, sono cresciuto e ho cambiato ruolo, quindi il mio punto di riferimento è De Bruyne".

ESSERE ALLA JUVE - "Un sogno. Negli anni è diventato un obiettivo, aver raggiunto quest'obiettivo è motivo d'orgoglio. A volte non ti accorgi della fortuna che hai, della società che ti mette a disposizione e lo sottovaluti. Se ti fermi a pensare alla fortuna che hai, ti senti orgoglioso di tutti i sacrifici fatti durante gli anni. Essere qui è motivo d'orgoglio. Il prestito? Non so, sono rimasto qua, le mie forze e il mio pensiero è concentrato alla Juve, sono felice di essere qui".