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Da Torino a Roma. Accogliendo il ricorso della difesa, la Quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha deciso di trasferire gli atti del processo Prisma riguardante la Juventus nella Capitale, dove ha sede la Borsa (in alternativa c'era anche l'ipotesi Milano). Nell'udienza di oggi il procuratore generale ha ribadito verbalmente quanto scritto nelle memorie di luglio, esprimendosi appunto per lo spostamento. I pm della Procura di Torino, Marco Gianoglio e Mario Bendoni, puntavano invece a mantenere il tutto nel capoluogo piemontese.

GLI INDAGATI - Oltre al club bianconero sono coinvolte 12 persone, tra cui gli ex dirigenti della Juve Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene, accusati a vario titolo di aggiotaggio, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza.  

L'EFFETTO - Intanto, in attesa della decisione definitiva della Cassazione che si pensava sarebbe arrivata solo domani, il titolo in Borsa del club bianconero ha chiuso la giornata con una perdita del 4,37%, risultando uno dei peggiori dell'intera Piazza Affari con il valore sceso di 0,150 euro rispetto all'apertura mattutina.