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Non sarà la Champions, ma comunque l'Europa League non è affatto male, almeno dal punto di vista economico. La seconda competizione continentale per importanza, che giovedì sera ha visto la Juve battere di misura lo Sporting Lisbona nell'andata dei quarti di finale, potrebbe garantire un tesoretto non indifferente al club bianconero, soprattutto in caso di vittoria (che peraltro significherebbe anche accesso automatico al torneo più prestigioso): anche senza considerare la redistribuzione dei diritti tv, basata su una serie di parametri che riguardano i diversi mercati, nello scenario migliore Madama andrebbe infatti a sfondare il tetto dei 70 milioni di euro, una somma che potrebbe essere subito reinvestita sul mercato.

IL CONTEGGIO - Facendo i conti a partire dalle fasi iniziali del cammino europeo di quest'annata, la Juve ha ancora in dote i 52,8 milioni di euro guadagnati con la Champions, a cui si aggiungono poi i 3,5 ottenuti nella fase attuale di EL. L'eventuale ingresso in semifinale sarebbe valorizzato in 2,8 milioni, mentre quello alla partita decisiva ne porterebbe in cassa altri 4,6 milioni; il trionfo a Budapest, infine, equivarrebbe a un cachet da 4 milioni, per un totale di 11,4 milioni ancora potenzialmente in arrivo. E alzi la mano chi non li vorrebbe...