“Rimborso del trenta per cento in caso di serie B, ma abbonamento che resterebbe comunque valido; e il 15 per cento del totale (non versato nell’anticipo) da pagare solo in caso di qualificazione europea. Per confermare le tessere attualmente possedute per la stagione 2023/24”. Con gli abbonati, la Juve si era già fatta viva ad aprile quando aveva parlata dell’ipotetico rischio Serie B, rischio ad oggi surreale e giova sottolineare come, all’epoca, non c’era ancora stata la restituzione dei 15 punti di penalizzazione.
E gli umori degli abbonati? È ancora il Corriere Torino a riportarli: “Cautela ovviamente imposta dai contratti, dopodiché, a qualche tifoso non è piaciuta l’impossibilità di disdire la tessera — una volta pagata — in caso di sventurata retrocessione causa giustizia sportiva. Nonostante lo sconto del 30 per cento: «Pagherei quasi 4.000 euro per vedermi la serie B, no grazie», ha confessato qualcuno. Mentre per altri, il problema è lo stesso futuro in Champions: «Un anno passato a vedere solo il campionato italiano?»”.
Da sottolineare, come riportato da più abbonati che sono intervenuti sui social, che nelle clausole del contratto tra abbonati e società la nota sulla Serie B sarebbe presente dal 2006.