commenta
L'allarme Pogba, ancora. Dopo quanto successo in estate - infortunio e rifiuto iniziale di un intervento per seguire una terapia conservativa che ha poi fallito e forse complicato le cose - Paul è ancora alle prese con un rientro complesso e lungo. L'operazione di inizio settembre prevedeva 8 settimane di stop per il completo recupero, ma a pochi giorni dal Mondiale è arrivato un altro problema, con consecutivo addio definitivo al Mondiale e l'arrivederci anche alla Juve a dopo la sosta. In queste settimane ha lavorato a Miami, per poi rientrare il 6 dicembre come tutti alla Continassa, ma il ritorno sembra essere ancora lontano. Più del previsto, più dello sperato. Non vede l'ora, ma ha ancora bisogno di tempo, mentre prosegue il suo programma personalizzato che fin qui prevede sostanzialmente palestra, piscina, terapie. Così la speranza di essere pronto per la ripartenza del campionato sta lasciando posto a obiettivi più realistici. 

DOPO IL NAPOLI – Ancora un mese, almeno. Passato questo tempo Pogba potrebbe rientrare effettivamente in organico e dare il via alla sua stagione. Così salterebbe anche la sfida scudetto con il Napoli del 13 gennaio, ma si sta concretizzando lo spettro di non averlo anche fino al termine del prossimo mese. Appuntamento al 2023 quindi, nella speranza di non dover rimandare anche quello.

MERCATO - E i riflessi sono anche sul mercato, perché con i tempi dilatati sul fronte Pogba, potrebbe essere fondamentale per Allegri almeno il fatto di contare su Adrien Rabiot nonostante il contratto in scadenza potrebbe agevolare la volontà di monetizzare subito sfruttando anche il picco di rendimento dell'ex Psg. In soccorso di Allegri, va anche la volontà dello stesso Rabiot, che di cambiare subito aria non sembra aver troppa voglia: meglio aspettare fine stagione, anche mamma Veronique la pensa così, spiega calciomercato.com.