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"Se Cornelius si prende meritatamente la copertina grazie alla tripletta, dal punto di vista tattico il protagonista della partita è Dejan Kulusevski". La Gazzetta dello Sport commenta così la prestazione del giovane talento del Parma, diventato di proprietà della Juventus nello scorso mercato e che a fine stagione rientrerà a Torino. 

ANALISI - "Il futuro juventino - prosegue la Rosea - è stato schierato da D’Aversa in posizione centrale, da trequartista, ma con un compito molto preciso: isolare Lasse Schone dai compagni. Lo svedese ha eseguito alla perfezione entrambe le fasi. Quando il Genoa iniziava la costruzione dal basso, Kulusevski andava a schermare il regista rossoblù rallentando quindi la manovra avversaria e consentendo ai compagni di chiudere ogni spazio con relativa calma. Quando il Parma riconquistava la palla, era proprio Kulusevski ad accelerare creando la superiorità numerica nella quale potevano scatenarsi la velocità di Gervinho e la potenza di Cornelius". 

IL PARAGONE - "Fatte le debite proporzioni - chiosa il giornale - la mossa di D’Aversa ci ha ricordato quella di Marcello Lippi in un Juve-Milan del 2002, quando il tecnico della Juve piazzò Nedved sulle tracce di Pirlo per bloccare la manovra rossonera e riconquistare palla nella trequarti avversaria. Kulusevski ha dimostrato ieri una buona predisposizione al sacrificio: la strada per diventare un campione è ovviamente lunga, ma la Juve ha investito tanto su di lui e la testa sembra giusta, almeno per quello che si è potuto vedere ieri. I mezzi atletici non sono in discussione: alcune accelerazioni hanno letteralmente aperto il Genoa".