Quasi un sortilegio, un incantesimo che, come in un cerchio che si chiude, ieri sera potrebbe essersi spezzato, grazie a un altro sorprendente hat trick. Schierato in campo tra i "grandi" di Massimiliano Allegri anzichè con la Next Gen di Massimo Brambilla, con cui si era allenato nei giorni scorsi, Kaio Jorge ha impiegato ben poco a far sgranare gli occhi ai tifosi presenti all'Allianz Stadium, che si sono esaltati per le sue giocate - che ad alcuni hanno ricordato quelle di un certo Paulo Dybala - e lo hanno applaudito dopo ogni gol. Splendido soprattutto il primo, un destro al volo in mezza rovesciata, che ha fatto letteralmente alzare in piedi tutta la panchina bianconera, quasi con il fiato sospeso al momento del suo ingresso in campo.
Evidentemente, del resto, alla Juve sanno tutti bene che cosa ha passato Kaio Jorge. Lo sa Allegri, che poi gli ha rivolto parole al miele assicurando che "ha le movenze del grande giocatore e tutte le qualità per fare una carriera importante". Lo sa anche il connazionale Danilo, che lo ha definito "un esempio per tutti" con un riferimento evidente proprio alle difficoltà affrontate e superate in infermeria. Difficile dire, ad oggi, se questa prima uscita possa davvero rappresentare l'inizio della rinascita per il classe 2002, il cui talento è rimasto intatto. Certamente ora le sue condizioni fanno ben sperare, quantomeno per l'avvio di un percorso che, riavvolgendo il nastro, potrebbe portarlo stabilmente nel sempre tosto campionato di Serie C con la Next Gen, un primo importante test per ritrovare un po' di minutaggio e riassaporare il calcio vero. Per lui, intanto, sono arrivate anche alcune proposte dal Brasile e da altri club italiani, ora a decidere la soluzione migliore sarà la Juve. Che in Kaio Jorge ha sempre creduto, nonostante tutto. E che certamente non vuole smettere di farlo proprio adesso, ora che la sua stella ha ricominciato a mandare lampi di luce.