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Da alcuni punti di vista possono certamente essere "appaiate", ma da altri il paragone non regge proprio. Juve e Inter sembrano provenire da due mondi diversi se si prendono in considerazione solo i rispettivi reparti offensivi, con quello nerazzurro da un lato a dominare tutti dall'alto in termini di gol e quello bianconero palesemente in difficoltà, anche perché privo di una vera "stella". Massimiliano Allegri, in poche parole, non ha nessun Lautaro Martinez da schierare, e per di più deve tornare indietro al 7 ottobre scorso se vuole trovare una rete realizzata da una punta (quella di Arek Milik nel derby con il Torino). Ma in generale tutti gli attaccanti della Vecchia Signora messi insieme hanno collezionato meno centri (10) dell'argentino.

LA COOPERATIVA DEL GOL - D'altro canto, il tecnico livornese può consolarsi con quella che sembra essere a tutti gli effetti una "cooperativa del gol": finora, infatti, la Juve ha mandato in rete 11 giocatori, 3 in più dell'Inter, tra cui 3 centrocampisti (Locatelli, Rabiot e Miretti) e ben 5 difensori (Bremer, Gatti, Rugani, Danilo e Cambiaso). Inoltre i bianconeri hanno un altro primato, quello della percentuale di cross positivi (29%), con Kostic tornato decisivo con i suoi assist. Insomma alla Continassa l'unione fa la forza, ancor più dei singoli. Il 26 novembre si scoprirà se sarà sufficiente.