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Cos'è successo nei momenti concitati del Derby d'Italia? Quali parole sono volate mentre Irrati prendeva decisioni con un peso specifico spaventoso? Ha provato a raccontarlo Tommaso Turci, bordocampista di DAZN, nel programma "Bordo Cam" disponibile sulla piattaforma di streaming. Un tuffo nei dettagli di una partita che potrebbe aver deciso lo scudetto, e che si è giocata sul filo della tensione, perché "ogni momento è stato un pretesto per litigare". 

SUL FALLO DI LAUTARO SU LOCATELLI - Uno dei primi e già concitati momenti: Lautaro alza la gamba e colpisce Locatelli, ferito alla testa. Chiellini è il primo a protestare, ma per l'argentino è solo giallo. Dzeko avanza verso il capitano bianconero e prova a prendere le difese del compagno di squadra; arriva Alex Sandro, gli fa: "E' arancione!". Dzeko, sorridendo, lo manda a quel paese. 

SUL CALCIO DI RIGORE - Dopo il contatto di Morata su Dumfries, il primo a protestare è Brozovic, che poi accompagna l'arbitro nel primo scatto verso il Var. Chiellini bacia il tatuaggio con il nome delle figlie: "Quello non può essere fallo, è solo un leggero contatto". Irrati cambia idea e indica il dischetto. Qui Barella raccomanda a Dumfries di non entrare in area, Calhanoglu sbaglia e c'è il faccia a faccia con Cuadrado, prima che l'ex Cagliari raggiunga di nuovo Irrati per dirgli di ribattere il calcio di rigore: "Erano in quattro in area!", le sue parole.