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Juve-Inter: a porte chiuse i calciatori non sembravano neanche loro
Senza il pubblico si palesa la pesantezza di tutte le giocate, di tutti i tocchi. Calcio allo stato puro con la differenza che i calciatori non hanno più quell’aura di invincibilità. Manca chi li adora ed è più difficile sembrare dei re. Per esserlo davvero, anche senza pubblico, ci vogliono le giocate e per fortuna di Sarri alla Juve sono in tanti a farne, in tutte le zone del campo. Dybala la corona se l’è andata a prendere con tocchi da fuoriclasse che hanno fatto esplodere il mini-settore dello staff bianconero in un abbraccio collettivo. Sulla carta vietato ma di fatto impossibile da trattenere.
Senza pubblico però è più dura per i calciatori. Dopo ogni giocata riparti da zero. Nessuno ti sostiene, non senti gli applausi di 40 mila persone che ti dicono: “tranquillo, andrà meglio alla prossima azione”. Devi pensarci da solo. Non devi perderti, devi restare concentrato al 100% anche se di partite così se ne giocano una ogni 100. Anche se una partita così importante in un’atmosfera così non si è mai giocata. Senza il pubblico al calcio manca qualcosa. I calciatori non hanno più la loro benzina, i club devono fare a meno di incassi cospicui. Ma era l’unico modo per giocare. Chissà se da domani si potrà continuare a farlo.
@lorebetto
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