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Il presidente della Juventus è intervenuto a Radio 24 ed ha parlato anche della possibilità di giocare Juve-Inter a porte chiuse: ​"In questo momento, quella che deve essere la priorità per il sistema paese è la tutela della salute pubblica, partendo da questo presupposto è evidente che c'è un dialogo con i vari portatori d'interesse, quello che deve prevalere e che noi appoggeremo sempre è qualsiasi determinazione che venga assunta deve essere fatto nella tutela della salute pubblica. Il dibattito può essere aperto, l'interruzione del sistema sportivo è difficile. C'è un calendario estremamente intasato figlio di decisioni prese precedentemente, iniziare il campionato tardi, non giocare durante la pausa natalizia fa si che se si sgarra per qualsiasi motivo, recuperare diventa estremamente complicato. Nel caso specifico deve prevalere l'interesse della salute pubblica. Se così disporranno gli enti preposti, questo noi faremo".

SUD - "Organizzare una partita come Juventus-Inter in uno stadio diverso da quello che è ipotizzato è estremamente complicato. In quest'ottica ancorché dispiaccia per lo spettacolo in sé e quello televisivo, ne risente la distribuzione del prodotto italiano, ne risente il campionato italiano per quella che è una sfida del calcio italiano, noi dobbiamo avere come priorità la tutela della salute pubblica".

PORTE CHIUSE - "Giusto per chiarezza, l'ordinanza in Piemonte vige fino a sabato. In questo momento la partita si svolge regolarmente allo Stadium con il pubblico. Valutiamo l'evolversi della situazione e laddove ci fosse il posto di giocare a porte chiuse sappiamo che questa nell'interesse generale è la scelta giusta ed è altrettanto vero che con la partita di mercoledì contro il Lione, questo è il momento in cui parte la stagione e in cui si entra nel vivo. Dove chi compete per vincere inizia una parte di stagione fondamentale".

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