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Il destino ha giocato un brutto scherzo alla Juve nel big match di ieri sera contro il Napoli, beffata forse dall'unico pallone toccato dal subentrato Giacomo Raspadori a tre minuti dallo scadere. Rete che ha sancito quella che è stata la terza sconfitta consecutiva in campionato per i bianconeri, registrando un dato negativo che non si verificava dalla stagione 2010/2011, quando in panchina sedeva Gigi Delneri, che ora sta incombendo come un fantasma nella mente del mondo juventino. 

ANNI BUI - Già, perchè questa striscia di risultati riporta inevitabilmente indietro a 12 anni fa, nel periodo forse più complicato e buio della storia della Juventus. Madama, infatti, risorgeva dalle ceneri dopo il trascorso in B grazie a Claudio Ranieri, che la riportava nelle zone alte della classifica, oltre che nella massima competizione eruopea. Ma proprio quando la strada incanalata sembrava essere quella giusta, ecco che la Vecchia Signora è tornata a fare i conti con dei palcoscenici non proprio consoni agli standard e alla storia che hanno sempre contraddistinto questa società, sotto la guida prima di Ferrara, poi del 'traghettatore' Zaccheroni, quindi di Delneri

A CONFRONTO - In quella stagione, la Juve subì tre sconfitte consecutive in Serie A, perdendo in ordine con Lecce, Bologna e Milan, dove sulla panchina dei rossoneri sedeva proprio Massimiliano Allegri, nella stagione del penultimo scudetto vinto dai Campioni di Italia in carica. Sicuramente più abbordabili rispetto alle attuali Lazio, Sassuolo e Napoli, ma vanno fatte anche altre e numerose considerazioni. In primo luogo, tribunali permettendo questa squadra ha toccato ad oggi quota 59 punti, uno in più rispetto al totale dei punti conquistati nel 2010/2011. Allora, infatti, la Juve chiuse il campionato al settimo posto in classifica, venne eliminata ai gironi di Europa League  e uscì ai quarti di finale della Coppa Italia. Un cammino totalmente peggiore rispetto a quello in corso, dove ci si sta giocando un posto alla prossima Champions League, ma soprattutto due semifinali da disputare contro Siviglia ed Inter. Infine, a saltare all'occhio è anche la differenza reti, se messa a confronto con le due annate. 12 anni fa i bianconeri conclusero con 57 reti segnate e 47 subite, contro le 47 messe a segno a 8 giornate dalla fine della stagione e solamente 26 incassate. Insomma, sembra essere cambiato proprio tutto, ecco perchè oggi fa ancora più rumore.