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L'anno scorso, dopo la vittoria della Juventus di Pirlo contro il Barcellona in Champions League, avevamo esaltato la prestazione di Alex Sandro, ancora oggi nonostante qualche passaggio a vuoto, signore della fascia sinistra bianconera. E anche oggi, all'indomani di una bella vittoria nel girone di Champions, stavolta contro i campioni in carica del Chelsea, ci ritroviamo ad ammirare il terzino brasiliano. Sembra proprio che nelle notti europee ritorni il vecchio padrone della corsa mancina che tanto aveva esaltato nei suoi primi anni di Juve allegriana. Come se certe atmosfere rievocassero in lui la memoria dei tempi che furono.

FONDAMENTALE - Ieri all'Allianz Stadium, Alex Sandro non è stato funambolico, non ha salvato gol sulla linea di porta, non è il primo giocatore che viene in mente ripensando alla partita. Ma ha sbagliato poco e niente, ed è stato un tassello determinante per coprire coi tempi e gli spazi giusti, e attaccare con precisione quando necessario e quando il match lo concedeva. Se ancora dopo anni, alternatisi diversi altri terzini sinistri in alternativa, il titolare designato è sempre lui e sul mercato le scelte si sono concentrate soprattutto su altri ruoli, un motivo c'è. Peccato solo per quel pizzico di continuità di prestazioni in più che ci sarebbe spesso voluto, e che talvolta è mancato.