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Manca davvero stabilità alla Juve? I bianconeri hanno cambiato formazione, finora, parecchie volte: per esigenze di campo, infermeria o semplicemente per sperimentare e trovare l'assetto migliore. Niente a che vedere con Napoli e Inter che, invece, tendono a non cambiare di una virgola l'11 che scende in campo ogni domenica. Per i momento, sembrano aver ragione i partenopei: primi in classifica, solidi, sembrano regalare certezze.

ESPERIMENTI - La Juve invece, fa tutto il contrario. Una centrifuga, così la Gazzetta dello Sport definisce la situazione della Juve attuale, con i bianconeri che non avrebbero stabilità, a discapito delle prestazioni. In 19 partite ufficiali da inizio stagione (considerando anche la finale di Supercoppa oltre Champions League e campionato) Massimiliano Allegri ha provato 18 soluzioni diverse, affidandosi agli stessi solamente in due occasioni, e nemmeno consecutive (contro Genoa e Udine), entrambe vinte sebbene in maniera leggermente rocambolesca, per così dire. Tanto turnover, ma è l'infermeria che lo chiede. Inoltre, Allegri non ha ancora trovato l'assetto che lo convince di più.

LA SVOLTA - La partita contro il Barcellona però potrebbe essere un punto di partenza che segna la svolta: Allegri era soddisfatto, porta nuovamente blindata come la scorsa stagione, ma manca ancora qualcosa. E questo si traduce in gol: perché è vero che vince chi prende meno gol, ma è un aspetto da non trascurare. Higuain forse è il vero punto fermo là davanti, in campo quasi sempre. “Cerchiamo di essere un po’ meno belli e di prendere meno gol” ha detto Allegri. Si riparte da qui e forse domani con Howedes vedremo la 19esima formazione differente in campo. Ma se serve a trovare l'assetto perfetto per il resto della stagione, ben venga, anche se al momento la Juve sembra aver bisogno della stabilità che al momento manca. I bianconeri però sono lì, a soffiare sul collo alle squadre “stabili”. Che però prima o poi dovranno cambiare qualcosa. E, chissà, potrebbero anche andare in difficoltà. Sarà il tempo a dire chi avrà ragione.