La chiave di questa discesa nelle preferenze del tecnico livornese si può trovare in due momenti chiave. Uno è la partita della Juventus contro il Bologna: Iling sbaglia a livello difensivo, travolge Ndoye e viene graziato dall’arbitro che non concede il rigore. Da quel momento tanta panchina e 45 minuti nella sconfitta contro il Sassuolo.
Passo in avanti e andiamo alla doppia intervista di McKennie e Weah. “Cosa vi chiede Allegri?”, “Di difendere”, rispondono in coro i due statunitensi. Ecco qui, il mantra del tecnico bianconero: blindarsi dietro, dare solidità e poi ripartire all’attacco e sfruttare gli episodi. Insomma, in questo momento Iling-Junior scende nelle preferenze perché il suo livello di gioco difensivo non è considerato sufficiente, sicuramente inferiore a quello di Kostic e Cambiaso.
Al di là delle panchine, i riflettori della Premier League restano accesi sull’esterno classe 2003 con diverse squadre che sarebbero pronte a farlo tornare a “casa”. Il contratto è in scadenza nel 2025, un suo addio anticipato nella sessione di mercato invernale è un’ipotesi concreta.