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Tesoretto virtuale e 150 milioni di euro in ballo. Sono quelli che condizionano le operazioni in uscita della Juventus, tanti prestiti con diritto di riscatto chiusi tra gennaio 2022 e gennaio 2023. Un tesoretto che però strada facendo si sta sgretolando, come sottolinea il Corriere dello Sport, perché oggi realizzarne la metà sarebbe ritenuto un bel successo. Cinque calciatori in ballo, alcuni che rischiano di tornare come esuberi da piazzare in qualche modo sul mercato. 
 
IL PRIMO - Weston McKennie è il primo nome della lista. Ceduto al Leeds a gennaio dopo un lungo tira e molla, la Juve avrebbe voluto piazzarlo con obbligo di riscatto, ma gli inglesi hanno alzato la cifra complessiva chiudendo con diritto di riscatto, così: 1,25 milioni più 0,25 per il prestito fino al termine della stagione, con diritto di riscatto fissato a 34,5 milioni più 4,5 di bonus. Ma l'acquisto definitivo dipenderà dalla salvezza del Leeds, e forse non basterà.
 
GLI ALTRI TRE - Ci sono poi tre nomi che rappresentano l'incertezza maggiore. Sì, perché Arthur - il flop di mercato più grande degli ultimi anni - al Liverpool non ha praticamente mai giocato e il riscatto dopo i 4.5 milioni per il prestito è già saltato, perché il club inglese dovrebbe pagare 37 milioni di euro. Stesso discorso per Zakaria: 525 minuti in tutto, con la Juve che vede sfumare altri 28 milioni più 5 di bonus. E Luca Pellegrini? Appena 69' con la Lazio dopo l'addio all'Eintracht. Al club biancoceleste costerebbe 15 milioni, ad oggi difficile pensare al riscatto.

E KULUSEVSKI? - Dejan Kulusevski è ancora il giocatore più vicino al riscatto, ma anche lui non è sicuro. A gennaio 2022, il Tottenham ha versato 10 milioni per il prestito di 18 mesi con riscatto fissato a quota 35 milioni. Un obbligo di riscatto condizionato dalla qualificazione in Champions e dal 50% delle presenze, con la prima oggi lontana. Perciò, anche per lui il futuro è tutto da scrivere, forse più vicino a Londra come vorrebbe, ma nulla è scontato, anzi...