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Che cosa è cambiato in tre mesi? Tanto, tantissimo. Almeno nelle intenzioni, che ora sono indubbiamente più chiare: Matthijs De Ligt vuole restare, la Juve vuole tenerlo. Seppur in maniera indiretta, le parole di Mino Raiola del dicembre scorso hanno segnato uno spartiacque nella storia in bianconero del giovane - ma già leader - difensore olandese, per cui ora il rinnovo sembra l'opzione più concreta. È cambiato tanto si diceva, ma che cosa? Innanzitutto, la Vecchia Signora ha deciso di concedergli senza se e senza ma un ruolo centrale, non per un futuro più o meno vicino, ma per il presente. Intanto, poi, il club ha anticipato di sei mesi il rinnovamento della rosa con l'acquisto di Dusan Vlahovic, e De Ligt ha capito di voler restare in bianconero ancora a lungo. Sempre che ci siano le condizioni giuste, ovviamente, e adesso sembra davvero così. 
Come riferisce Calciomercato.com, la volontà di sedersi a trattare (possibilmente già a fine stagione) c'è, così come quella di prolungare il contratto. De Ligt, però, è oggi il giocatore di gran lunga più pagato della Juve con quell'ingaggio da 8 milioni netti più 4 di bonus che si rende disponibile solo grazie al Decreto Crescita. Mantenere questa base fissa può aiutare ogni discorso: difficile imporre particolari sconti considerando il suo appeal sul mercato, qualcosa andrà limato in ogni caso. 
Prima, però, testa al campo: la qualificazione in Champions League resta un punto imprescindibile sul doppio fronte, anche perchè con la Juve fuori dall'Europa che conta De Ligt potrebbe di nuovo trasformarsi nel gioiello più lucente da sacrificare per far quadrare i conti. Tra le pretendenti, era (ed è tuttora) il Chelsea il club più interessato, ma la recente situazione legata a Roman Abramovich rallenta ovviamente tutto. Insomma, se ne parla a fine stagione. Ma è già cambiato tanto, e oggi il rinnovo sembra più vicino.