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Un retroscena di mercato, una pagina di storia che ha cambiato la carriera di Andrea Pirlo... da calciatore. L'allenatore questa sera sfida il Parma, quel Parma di cui avrebbe dovuto essere il centro del gioco e delle idee nei primi anni 2000. Lo racconta la Gazzetta dello Sport, così: "Il mal di testa è lo stesso che viene ai tifosi del Parma se pensano che quel ragazzo col 21 avrebbe potuto giocare per loro. Fabrizio Larini, allora d.s. del Parma, racconta: «Nel 1998 avevamo un accordo con il Brescia per Pirlo. Siamo andati negli uffici di Corioni, era tutto fatto, poi arrivò Moratti e si sa... all’Inter non si può dire di no». Tullio Tinti, storico agente di Andrea, conferma e rilancia: «Nel 2002, dopo il primo anno al Milan, ho parlato con Sacchi, allora al Parma. Andre avrebbe giocato davanti alla difesa. Non se ne è fatto nulla e Sacchi in passato ha ammesso di aver fatto un errore, quella volta». Pirlo restò al Milan, convinse Ancelotti a farlo giocare davanti a Nesta e Maldini e svoltò. Grazie a lui, questa sera si giocherà l’unica sfida della A tra due allenatore ex playmaker".