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Anche Cristiano Ronaldo è finito sul banco degli imputati dopo l'eliminazione dalla Champions League contro il Porto. Lui, uno per cui la carriera parla, raccontando solo di successi, trofei e di record, ma che ora è nel mirino di tutti. Discuterlo è folle, sottolineare le sue brutte prestazioni doveroso. L'affare Ronaldo per la Juve ha funzionato, sia in Italia che a livello di marketing, anche se in Europa è stato un flop. E così si ragiona sul futuro. La Juve fa i conti, pensando anche al portoghese: il suo stipendio (31 netti, circa 60 al lordo) è un quinto dei costi dell'intera rosa. 

QUANTO VALE RONALDO? - Quanto vale ancora a bilancio Ronaldo? Come scrive il Corriere dello Sport, per non fare minusvalenza la Juve deve chiedere almeno 29 milioni di euro (arrivato nel 2018 per 115 milioni, il suo cartellino a fine stagione sarà ammortizzato per 88 milioni). Il tutto a un anno dalla scadenza di contratto, a 6 mesi dalla possibilità di firmare gratis per qualcuno. 

I CONTI - Ma quanto ha portato Ronaldo all'azienda Juve? Oltre agli scudetti, ha fatto alzare il merchandising di 16 milioni il primo anno, con le magliette vendute, ma già dall'anno dopo le vendite sono calate. La Juve vendeva 500mila maglie l'anno, con CR7 sono cresciute, ma lontane dall'1,6 milioni che vendevano singolarmente Real e United. Gli abbonamenti (tolti i problemi per Covid) hanno spinto l'introito a 30 milioni (+17%), con un sostanziale aumento del costo vista la capienza limitata dell'Allianz Stadium; i contratti con Adidas (il premio è balzato da 23 a 51 milioni annui) e Jeep (50 milioni in due anni) sono decisamente migliorati, i contatti social sono aumentati esponenzialmente. Insomma, è cresciuto il marchio, ma non ne hanno beneficiato tutte le voci del bilancio. Anzi. I risultati in Champions penalizzano le entrate: l'operazione all-in ha visto sì benefici ma non si è ripagata da sola, perché ai 200 milioni di beneficio ne sono corrisposti 375 di costi sostenuti fino al termine del contratto.