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Sette scudetti in altrettanti anni e risultati importanti anche in Champions League (con due finali perse) hanno portato la Juventus a migliorare, e non di poco, il proprio fatturato modificando, di conseguenza, anche molte delle strategie economiche societarie. Con un monte ingaggi dei calciatori nettamente lievitato nel corso degli anni in questione.

IL CONFRONTO - Il Corriere dello Sport ha analizzato e messo a confronto in particolare la rosa di oggi con quella che aveva Antonio Conte nel 2011/2012, anno del primo scudetto. Il monte ingaggi complessivo era di 54,5 milioni di euro netti, con Buffon il più pagato a quota 6 milioni seguito da Amauri a quota 4 milioni e i top player della rosa, Pirlo, Vidal, Chiellini, Toni e Iaquinta a quota 3 milioni. Da allora ad oggi la rosa bianconera ha visto una graduale trasformazione che ha portato quest'anno a un valore del monte ingaggi raddoppiato (110,5 milioni) rispetto al 2011. C'è l'effetto Cristiano Ronaldo, che con i suoi 31 milioni annui fa schizzare alle stelle il dato, ma oltre a lui si nota anche il raddoppio medio degli stipendi degli altri top player della rosa. Dybala è a quota 7, Pjanic a 6,5 Douglas costa ed Emre Can a 6, Mandzukic e Bonucci a 5. Uno stravolgimento che porta dritto ad un unico grande obiettivo: la conquista della Champions League, quel ristorante da 100 euro in cui, per citare Conte, non si può mangiare con 10 euro in tasca.