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Come fosse un produttore cinematografico, Massimiliano Allegri ha cercato a lungo, fatto casting, prima di scegliere l’uomo giusto da sedere nella poltrona con dietro scritto “regista”. Leandro Paredes, il centrocampista che ha il compito di cambiare il volto alla linea metodista della Vecchia Signora.
 
Nella partita contro il Paris Saint-Germain, secondo dati Opta, Paredes ha toccato il pallone 102 volte. Segno, questo, di come il tecnico livornese lo abbia messo, fin da subito, al centro del gioco della Juventus e di come l’argentino non tema la pressione di mettersi sulle spalle tale responsabilità. Ecco perché Allegri ha insistito tanto sul mercato, fino all’ultimo giorno, per portarlo a Torino: aveva bisogno di un profilo del genere e di Paredes ha piena fiducia, lo dimostrano anche le sue dichiarazioni nel post partita.
 
Inoltre, Leandro ha un compito se possibile ancora più importante di gestire la regia della Juventus. Far sì che non si perda un investimento da 40 milioni, che Locatelli torni ad essere una pedina preziosa, il calciatore determinante ammirato con la maglia azzurra della Nazionale. Con l’ingresso dell’argentino, infatti, l’ex Sassuolo avrà meno compiti in costruzione e più libertà in fase offensiva. Uno esalta l’altro e di riflesso sale la qualità del centrocampo bianconero: questo il piano di Allegri per sopperire all’assenza di Pogba e risolvere i tanti problemi di gioco emersi fin dall’inizio di questa stagione.