INSPIEGABILE? - Incapace di reagire, di opporsi all'inevitabile: "perché?", viene da chiedersi. Mancava un quarto d'ora scarso alla fine e un gol avrebbe rimesso tutto in parità: in situazioni più difficili - contro le stesse Lione e Porto - un accenno di reazione c'era anche stato. Ieri invece no. Solo confusione e sensazione tangibile di impotenza. Perché? La prima domanda che sorge spontanea, "inspiegabile", la risposta istintiva. Eppure...
SMARRIMENTO - Eppure, forse, il primo aspetto da osservare non è quello mentale, ma tecnico: più che un crollo è stata una resa, dovuta alla consapevolezza che dopo una partita offensivamente frustrante, con un gol da recuperare sarebbe stato ancora più difficile. L'incapacità di impensierire la linea del Villarreal per tutta la partita (salvo un paio di occasioni isolate), sommata alla doccia fredda del rigore, ha devastato la Juventus, capace fino a quel momento solo di una manovra orizzontale prevedibile, lenta e ripetitiva. La sensazione è che la Juventus sappia percorrere solo una strada: ma non appena le molliche di pane scompaiono dal sentiero e il piano partita cambia (sì, esistono anche gli avversari), l'unica via è quella dello smarrimento. Un paradosso. Ma cosa non lo è, quando c'è di mezzo la Champions?