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Michele Tossani, 42 anni, allenatore e match analyst certificato SICS, ha parlato al Corriere Torino sul ruolo dell'analisi dati e tattica in questo calcio sempre più evoluto: "Dall'alto? Non sei troppo coinvolto. hai visione d’insieme e prospettiva migliore. C’è anche chi si prepara per mostrare dei video all’intervallo. Ormai c’è una generazione di giocatori che ti richiedono loro stessi i video, per rivedersi. Come si leggono le statistiche? Guardare i duelli individuali ha senso se giochi contro Atalanta e Verona, per dire, ma se sfidi Sarri ti conviene porre attenzione su altre, come gli intercetti". 

SI VEDE - "Il calcio di Pirlo? Certo che si vede il tipo di calcio che vuole fare il tecnico della Juve. Il che è positivo, perché sostanzialmente non c’è stata pre-season: ha allenato con le partite. C’è qualcosa da migliorare: dalla fase di ri-aggressione, alla in transizione. Più minuti ad Arthur. Conosce i tempi e vede gli spazi, con lui c’è maggior pulizia nella costruzione». Altro pezzo fondamentale, De Ligt: «È un fattore: venendo dall’Ajax, era abituato a tenere la linea alta, e l’uno contro uno; ma pure Demiral. Magari Bonucci e Chiellini, che arrivano da altre esperienze, sono più abituati a rinculare".