CAMBIO MODULO - La Juve si presenta in campo con un 3-5-2 composto da Bremer, Bonucci e Danilo a formare la linea difensiva. Sulle fasce agivano in entrambe le fasi Juan Cuadrado e Filip Kostic, con Rabiot e Miretti pronti a raddoppiare in caso di necessità. A dare il via ai contropiedi e alle manovre offensive della Vecchia Signora ci ha pensato uno straordinario Paredes che, agiva praticamente al servizio delle due punte Milik e Vlahovic. Questo schieramento, nei primi 45 minuti ha limitato i movimenti del trio stellare, riducendone lo spazio quasi in tutte le zone del campo. Il doppio svantaggio però, ha costretto l'allenatore livornese ad effettuare un cambio di modulo a gara in corso, inserendo Mckennie per Miretti e passando di fatto ad un 4-4-2.
INARRESTABILI - La seguente variazione ha portato si Madama a costruire molto di più in fase offensiva, sfiorando la rete del 2-2 in diverse occasioni, ma allo stesso tempo ha concesso molti più spazi ai padroni di casa per dare libero sfogo alle loro rapidi ripartenze. Difficile che questa volta qualcuno riesca a contestare qualcosa all'operato di Allegri, specie quando giochi contro alieni del calibro di Messi, Neymar e Mbappè, praticamente devastanti e pressochè inarrestabili quando decidono di salire in cattedra.