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Due destini che si uniscono, e che poi si schiantano. Quasi fosse un frontale metaforico. La situazione in casa Inter è più o meno questa: da una parte c'è Antonio Conte, dall'altra Mauro Icardi e il suo entourage. Fuori dalla Pinetina, fuori quanto prima: la richiesta dell'ex allenatore della Juventus è stata chiarissima, e con le scorie di Maurito c'è spazio in uscita pure per Radja Nainggolan. Un'epurazione che in qualche modo potrebbe favorire i bianconeri, interessati soprattutto al centravanti. Oggettivamente, ancora una volta, la squadra che meglio si sposa alle ambizioni del classe '93. 

DAL MURO ALLA SOLUZIONE - La situazione relativa al possibile scambio con Dybala è in standby: giochi di valutazioni che non tornano. Però... però Mauro piace. Piace perché forte, perché giovane, perché forse di un nove ci sarebbe bisogno, date le valigie pronte di Mario Mandzukic e (di nuovo) Gonzalo Higuain. E poi perché anche per Sarri non ci sarebbero problemi: era stato l'unico nome fatto ad Aurelio De Laurentiis quando gli comunicò la cessione del Pipita proprio alla Juventus. Voleva Icardi, e solo Icardi. E vuole Icardi, ancora e soprattutto oggi che sembra ben più fattibile per portata economica e rapporti con i nerazzurri. Non c'è mai stato scenario migliore, insomma. E non c'è stata tentazione più forte.