CAMALEONTE – Anche grazie alla parata di Buffon su Budimir nel secondo tempo (unica conclusione dei calabresi verso lo specchio e con il risultato già sul 3 a 0), i bianconeri hanno mantenuto la porta inviolata per la seconda partita consecutiva, niente male visto che quattro giorni fa dallo Stadium è passato il Barcellona e che sette giorni fa a quest’ora i bianconeri si stavano leccando le ferite dopo i tre schiaffoni presi dalla Samp. La rivoluzione difensiva di Allegri arriva non con uno ma con due nuovi moduli, entrambi messi in campo con lo stesso undici.
DIFESA A TRE O A QUATTRO – L’evoluzione tattica della Juventus è sembrata chiara, sia contro i blaugrana mercoledì scorso che contro il Crotone questa sera. Con lo stesso undici titolare Allegri può adottare sia una difesa a tre che una linea a quattro. In fase di costruzione la Juve disegna un campo un 3-4-3 con Dybala che parte da destra ed è libero di svariare sul fronte offensivo. Quando però sono gli altri ad attaccare, la Juve allunga la coperta difendendo a quattro e schierandosi con il più classico dei 4-4-2. Mercoledì scorso era stato Cuadrado a giocare esterno destro di centrocampo, questa sera è toccato a Lichtsteiner che tuttavia non ha dato le risposte sperate soprattutto in fase offensiva. Il lavoro da fare è ancora tanto ma quel che è certo è che Allegri sta studiando una nuova Juve ‘ibrida’ che possa prima di tutto tornare a essere solida in fase difensiva. La base per costruire le vittorie, si sa, è trovare solidità dalla cintola in giù. Allegri lo scorso anno ci è riuscito grazie al 4-2-3-1 ed al sacrificio degli attaccanti, quest’anno ci riprova disegnando due Juve in una.
@lorebetto