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McKennie e Bentancur, la Juve alza il livello a centrocampo. E se Ramsey sta bene...

McKennie più Bentancur più Ramsey: difficilmente, nell'ultimo anno e mezzo s'è vista una formula più adatta a questa Juventus. Difficilmente, i bianconeri sono riusciti ad appoggiarsi su una continuità di rendimento, di 'riaggressione' e di palleggio a metà campo. Non era scontato, ma è stato studiato. E adesso, Pirlo può godersi un centrocampo interscambiabile, con interpreti in grado di raggiungere picchi incredibili in entrambe le fasi. 

SUPER BENTA - Il primo ad aver alzato il livello è Rodrigo Bentancur, e su questo non ci sono dubbi. Pirlo ha parlato di condizione fisica finalmente ritrovata, ma per l'uruguaiano i primi giri sono stati completamente a vuoto anche per una questione di adattabilità al nuovo modo di giocare e difendere. Ha faticato a trovare una posizione e si è riscoperto padrone del centro: da vertice basso, finora, tre prestazioni di valore assoluto. Aperture e chiusure, soprattutto cuore e abnegazione, elementi necessari per portare la Juve al massimo delle sue potenzialità. 

I TREQUARTISTI - Ecco, chi ha raggiunto già l'apice, e in pochissimo tempo, è stato Weston McKennie. Oltre ai gol, sono le prestazioni a rubare l'occhio: sa farsi pericolo costante e arma tattica imprescindibile. Per Pirlo è un intoccabile, proprio come lo sarebbe Aaron Ramsey: il gallese, pure contro il Parma, ha dato dimostrazione di quell'intelligenza di cui il Maestro parla spesso e soprattutto volentieri. Se supportato da una condizione accettabile, è lui l'uomo in grado di far girare la fase offensiva. Come una zanzara, pronta a pungere pure in pieno inverno.