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Sembrava difficile poter rianimare una Juventus a terra, apatica, nel corso della partita di ieri sera contro la Sampdoria. Una scossa, potente e per certi versi inaspettata, invece, è arrivata con l’ingresso in campo di Miretti. Lo stesso, seppur meno forte, quando è toccato a Rovella calcare il terreno di gioco di Marassi.
 
Personalità, garra, gioco in verticale. Tutto quello che, prima del loro ingresso, non si era visto in campo. Locatelli in difficoltà nella posizione di centrale nel centrocampo a 3, McKennie e Rabiot che vagano per il campo senza meta e senza mordente. A cambiare volto alla mediana sono stati i giovani, con la loro voglia di emergere e farsi vedere, con la loro capacità di vedere il gioco in verticale – si veda l’azione che porta al gol annullato di Rabiot -, con la loro sorprendente assenza di timore reverenziale.
 
Quella vista a Marassi è, sostanzialmente, la stessa Juventus dello scorso anno. In attesa che i big svuotino l’infermeria, un segnale appare chiaro: la Vecchia Signora ha bisogno dei giovani, per dare una scossa, per poter cambiare volto. Corrono all'indietro? Pazienza, ma almeno vedono il gioco in avanti.