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Spesso senza convincere del tutto, faticando anche più del dovuto in alcune circostanze ma è indubbio che adesso i risultati iniziano ad essere dalla parte della Juventus e di conseguenza dalla parte di Massimiliano Allegri. Dopo il complicato inizio in campionato e il disastroso girone di Champions League, terminato con il terzo posto e un unica vittoria (in casa contro il Maccabi Haifa), i bianconeri hanno inserito le marce e cambiato l'andamento della stagione, almeno a livello di risultati.

Dal momento più basso, ovvero la sconfitta ad Haifa, dopo la quale arrivarono le forti parole dell'ex presidente, Andrea Agnelli, ed escludendo le ultime due partite del girone - ormai compromesso - con Benfica e Psg, la Juve ha vinto 14 delle successive 18 partite tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Nelle quattro gare senza successo, sono arrivati due pareggi con Atalanta e Nantes all'andata. Nel primo caso, fu un pareggio di grande orgoglio a 48 ore dalla penalizzazione in classifica; mentre quello con i francesi è poi risultato ininfluente. 

In pratica quindi Allegri ha sbagliato due partite in quattro mesi. Contro il Napoli e contro il Monza; due sconfitte pesanti per punteggio nel primo caso e per le forze in campo nel secondo. Tutte grandi partite le restanti 16? Ovviamente no; molte vittorie di misura e sofferte contro squadre di bassa classifica o comunque senza "brillare" come successo a Spezia pochi giorni fa. Ma i risultati sono lì e sono tornati dalla parte del tecnico livornese. Secondo posto sul campo in campionato (+ 5 rispetto a un anno fa), semifinale di Coppa Italia da giocare e Ottavi di Europa League. Quest'ultima, forse, l'obiettivo più importante; non per cancellare il fallimentare percorso in Champions ma per provare a dimenticarlo.