CONTI IN TASCA – Insegue la forma migliore, quindi, Dusan Vlahovic. Ma non solo. Questa mattina, la Gazzetta dello Sport fa i conti in tasca all’attaccante serbo, a partire dai numeri registrati con la maglia viola, in comparazione con quelli alla Juventus: “A Firenze segnava ogni 110 minuti, in bianconero ogni 140: il dato però va accompagnato da un asterisco. La differenza, in realtà, la fanno i rigori: cinque realizzati con la Fiorentina, nessuno tirato in bianconero. Da quando c’è lui, la Juve ne ha avuto a favore soltanto uno e la sorte ha voluto che accadesse nell’unico altro match che il serbo ha cominciato in panchina, a Genova contro la Samp (trasformò Morata). Per quel che riguarda gli altri dati, il calo è consistente solo nella percentuale realizzativa, scesa dal 28 al 19 per cento, la flessione è minima nei tiri in porta, mentre i palloni giocati e quelli toccati in area avversaria sono praticamente gli stessi. Nonostante l’impressione generale, non è meno coinvolto nel gioco né ha meno palloni a disposizione, ma bisogna migliorare la mira e probabilmente la “pulizia” delle ricezioni”.
Sempre per restare ai numeri, in questo finale di stagione Vlahovic insegue due obiettivi personali. Il primo è quello di strappare la testa della classifica cannonieri a Ciro Immobile, che oggi ha 3 gol in più. Il secondo, raggiungere il numero 2 della classifica dei migliori cannonieri bianconeri del decennio – il primo, Cristiano Ronaldo, è irraggiungibile -, Gonzalo Higuain con 24 reti.