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L’esclusione dalla Conference League impone un cambio di passo, sul fronte mercato, in casa Juventus. Non solo perché si dovrà accelerare su alcuni fronti, ma soprattutto perché c’è da ridisegnare la strategia. Anche per questo, dopo aver osservato da vicino il lavoro della squadra, domani Cristiano Giuntoli rientrerà in Italia, per poi ripartire in direzione Londra.
 
IN USCITA – La mancata partecipazione alle coppe europee si tradurrà, molto banalmente, con un numero minore di impegni durante la settimana. Di conseguenza, sarà necessaria una sforbiciata alla rosa: inutile una rosa di 25 elementi, soprattutto quando si ha la possibilità di guardare alla Next Gen, in caso di bisogno. Uno degli obiettivi resta colmare quel buco di 120 milioni derivante dai mancati introiti Champions, per questo all’ordine del giorno resta la cessione di un big. In questo senso, come riporta calciomercato.com, è più probabile la partenza di Vlahovic rispetto a Bremer o Chiesa. In più, si dovrà accelerare sulle cessioni, in prestito o definitive, di profili come Cambiaso, De Winter, Miretti, Nicolussi Caviglia, Barrenechea.
 
IN ENTRATA – L’altro lato della medaglia. Senza coppe europee, non si può, in casa Juve, non ragionare sulla possibilità di lottare per lo scudetto. Per farlo, Allegri vuole giocatori pronti, idea sposata anche da Giuntoli. Come scrive calciomercato.com: “una Juve più forte sarà una Juve con Romelu Lukaku: di rientro dagli Usa ecco il blitz in programma a Londra proprio per accelerare, tentando la mossa del prestito, pur essendo ancora bloccata la questione Vlahovic. E poi serve un centrocampista di riferimento, lo si insegue da tempo, è stato individuato in Franck Kessié nonostante ci sia ancora da convincere il giocatore ancor più che il Barcellona. Infine le fasce, Allegri vuole un elemento esperto, almeno uno: si stringe per Timothy Castagne, si approfondisce il discorso per Carlos Augusto. Meno partite, meno giocatori, meno costi, più competitività: mica facile, anche perché il tempo è sempre meno. Ma ora almeno i dubbi hanno lasciato posto alle certezze.”.