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"Occhi sempre aperti", dice Cristiano Giuntoli. E non è mica una bugia. La Juventus monitora, guarda, studia attentamente, perché è così che si fa, soprattutto quando c'è da dare una tagliata ai conti e una sistematina al bilancio. "Occorre razionalizzare la rosa", aveva detto lo Sport Director in sede di presentazione. Bene: non vuol dire che il menu non si possa monitorare un po' quanto si vede in giro. Specialmente se sono giovani, affamati, possibilmente ad altezza Juve. 

LAVORO DI SCOUTING - Una prima mossa diversa è stata fatta: adesso Giuntoli lavora in prima persona sullo scouting, coadiuvato da Giovanni Manna e dallo staff che ha a sua disposizione. L'ex diesse del Napoli scrive rapporti scritti e tasta quelli umani. Ieri era a San Siro, e non certo per lo spettacolo (pochino) di Inter-Benfica. Ma per farsi vedere e per vederlo, quel talento di cui la Juventus ha bisogno. Joao Neves è balzato alle cronache, ma Giuntoli ha visto anche Kokcu - seguito da tempo -, il centrale Morato. Centrocampo e difesa: i ruoli in cui occorrerà investire. Per presente e futuro. 

IL COLPO - La sensazione generale, raccontata per mezze verità anche dallo stesso Allegri, è che a gennaio la Juve potrebbe muoversi. Il "come" resta un tema. Puntellare la rosa o chiudere un colpo a effetto. Altra sensazione: la decisione finale non dipenderà dal caso Pogba o dalle disponibilità economiche, non solo almeno. Sarà vitale la posizione e l'ambizione dettata dalla classifica nel mese di gennaio. Se la Juventus sarà in lotta, il mercato darà una mano. Altrimenti: velocità di crociera, obiettivo quarto posto, la rosa va benissimo così. Suona familiare?