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La settimana dopo la fine del campionato, quella  che avrebbe potuto nelle speranze della Juve fino a poco tempo era decisiva per l'arrivo di Cristiano Giuntoli a Torino, sta per concludersi. E il direttore sportivo del Napoli non è riuscito a raggiungere l'obiettivo, ovvero trovare un accordo con Aurelio de Laurentiis per salutarsi anticipatamente rispetto alla scadenza del contratto (2024). In mattinata è arrivato un altro "stop" in questo senso, visto che l'Empoli ha ufficializzato che continuerà ancora con Pietro Accardi rinnovando il legame fino al 2026. 

L'INTRECCIO - Accardi che era una delle candidature più concrete per sostituire proprio Giuntoli nel club fresco vincitore dello scudetto. Niente da fare. Una notizia che non cambia la sostanza delle cose ma che rallenta ancora di più i tempi per l'addio di Giuntoli dal Napoli con De Laurentiis sempre concentrato a sostituire prima di tutto Luciano Spalletti. 

AVANTI IL PROSSIMO - Continua quindi, un po' per scelta, un po', a differenza del passato, perché costretti, la strategia del "vice" in casa Juve. Da Marotta a Paratici, poi Cherubini e infine Giovanni Manna. In pochi anni alla Continassa ci sono stati tanti cambiamenti a livello dirigenziale (oltre che societario) ma sempre guardando in "casa". Una strategia che, complice anche situazioni che sono andate al di là delle mansioni dirigenziali, fino a qui non è stata efficace. Per questo, comunque, la Juve aspetta Giuntoli. Anche dovesse attendere fino alla scadenza del contratto dell'ex Carpi. Ipotesi, che giorno dopo giorno si fa più concreta.