Cambiamento che, al momento, non coincide con un esonero di Allegri. Un dubbio, però, agita ulteriormente le acque: “Ma era prima della partita (le parole di Arrivabene ndr), appunto, prima di quest’ultimo catastrofico disastro che sarebbe spiegabile soltanto se i giocatori fossero scesi in campo non per consolidare la posizione del tecnico, ma per affossarlo definitivamente. A vederli, il sospetto che giocassero contro l’allenatore è venuto a tutti. È su questo che ragioneranno i dirigenti, più ancora che sulle carenze di gioco o su questioni tattiche che sono indiscutibili, nel senso che gioco e tattica non ci sono e quindi non possono essere discusse. Allegri ha ancora presa sullo spogliatoio? È in grado di farsi seguire da calciatori che ha pubblicamente sfiduciato? E qual è il rapporto con Di Maria, che è quasi andato a cercarsi un’espulsione insensata”.
Juve, ‘gabinetto di crisi in seduta permanente’. Un'idea agita la dirigenza: 'I giocatori hanno voluto affossare Allegri?'
La crisi è stata aperta, adesso va scandagliata, analizzata, attraversata e superata. Facile a dirsi, meno a farsi, soprattutto in un momento in cui alla Juventus non sembrano essere rimaste altro che macerie. In ogni caso, il ‘gabinetto di crisi è in seduta permanente’ in casa bianconera, come racconta Repubblica. Cosa vuol dire? Che le riflessioni sono cominciate da tempo in seno alla dirigenza e che andranno avanti finché non si vedrà un cambiamento.
Cambiamento che, al momento, non coincide con un esonero di Allegri. Un dubbio, però, agita ulteriormente le acque: “Ma era prima della partita (le parole di Arrivabene ndr), appunto, prima di quest’ultimo catastrofico disastro che sarebbe spiegabile soltanto se i giocatori fossero scesi in campo non per consolidare la posizione del tecnico, ma per affossarlo definitivamente. A vederli, il sospetto che giocassero contro l’allenatore è venuto a tutti. È su questo che ragioneranno i dirigenti, più ancora che sulle carenze di gioco o su questioni tattiche che sono indiscutibili, nel senso che gioco e tattica non ci sono e quindi non possono essere discusse. Allegri ha ancora presa sullo spogliatoio? È in grado di farsi seguire da calciatori che ha pubblicamente sfiduciato? E qual è il rapporto con Di Maria, che è quasi andato a cercarsi un’espulsione insensata”.
Cambiamento che, al momento, non coincide con un esonero di Allegri. Un dubbio, però, agita ulteriormente le acque: “Ma era prima della partita (le parole di Arrivabene ndr), appunto, prima di quest’ultimo catastrofico disastro che sarebbe spiegabile soltanto se i giocatori fossero scesi in campo non per consolidare la posizione del tecnico, ma per affossarlo definitivamente. A vederli, il sospetto che giocassero contro l’allenatore è venuto a tutti. È su questo che ragioneranno i dirigenti, più ancora che sulle carenze di gioco o su questioni tattiche che sono indiscutibili, nel senso che gioco e tattica non ci sono e quindi non possono essere discusse. Allegri ha ancora presa sullo spogliatoio? È in grado di farsi seguire da calciatori che ha pubblicamente sfiduciato? E qual è il rapporto con Di Maria, che è quasi andato a cercarsi un’espulsione insensata”.