DISPOSIZIONE TATTICA - Non c’è stato molto turn over, anzi. Probabilmente Allegri ha voluto collaudare l’ossatura della squadra che scenderà in campo a Madrid in Champions: rientro in difesa della coppia Bonucci-Chiellini, Cancelo riprende il suo posto sul lato destro, a sorpresa De Sciglio a sinistra; centrocampo con Emre Can nuovamente davanti alla difesa, Bentancur e Khedira mezze ali, ed in avanti il tridente CR7, Mandzukic e Dybala. Come dire, un 4-3-3 abbastanza scontato ma con delle mosse che vanno meglio illustrate per capirne anche l’efficacia: vero che dall’altra parte c’era il Frosinone, ma è anche vero che le sbavature vistesi contro il Parma nell’ultima casalinga, non si sono più manifestate.
I GIOCATORI - Emre Can davanti alla difesa è un esperimento che inizia a dare i suoi frutti; il tedesco rende bene, copre, recupera palloni, fa ripartire l’azione con diligenza, semmai gli è mancato il passaggio finale. L’altra mossa, De Sciglio a sinistra. Come dire, un esterno con maggiore abilità in fase di copertura, rispetto ad Alex Sandro e Spinazzola, ed a supporto di Khedira, mezzala sinistra: sappiamo bene che Sami è il centrocampista con minore capacità di interdizione, avere quindi un esterno di difesa che copra di più può risultare mossa efficace, da provare proprio in vista della gara di mercoledì, ed invero la scelta ha dato i suoi frutti, al punto che De Sciglio è stato uno dei migliori in campo.
L’ATTACCO - In avanti, Dybala sta entrando sempre di più nel ruolo di trequartista, che si scambia spesso di posizione con gli altri attaccanti, che arretra per ricevere palla, smistandola rapidamente in avanti. Sicuramente gli ha fatto bene avere ritrovato il gol, su assist proprio di CR7, peraltro un gol da cineteca. Dybala in questa zona di campo è la variabile imprevedibile della manovra bianconera, per la sua capacità di saltare l’uomo, di giocare a testa alta, verticalizzare rapidamente, e il terzo gol, come azione, è un saggio di tutto ciò.
I CAMBI - Infine i cambi: mosse direi per rifiatare, quelle fatte da Allegri, Bernardeschi per Ronaldo, poi Caceres per Chiellini e infine Pjanic per Khedira, con lo spostamento di fascia dei due esterni di difesa. Il più era stato fatto, c’è stato solo da gestire il risultato, provare qualche altra azione per arrotondare il punteggio e comunque evitare problemi in difesa. Solo le punizioni da fuori area di Ciano hanno creato qualche apprensione.