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La fotografia della serata ha inevitabilmente come protagonisti Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, eppure per più di un istante i riflettori si sono accesi anche su di lui, che a detta di molti ha offerto la miglior prova della sua stagione. Quello visto ieri contro il Verona è davvero un ottimo Adrien Rabiot: il gol - sfuggito per un soffio al 24' del secondo tempo - avrebbe potuto essere la ciliegina sulla torta di una partita finalmente giocata su alti livelli in entrambe le fasi, con una personalità che non si vedeva da tempo immemore. Rincorse, recuperi e progressioni, per una volta il francese non si è risparmiato, esaltandosi nel corpo a corpo con quell'intensità agonistica che tanto gli era mancata nella prima parte di stagione con la Juve
Come si era detto alla vigilia, con l'innesto di Zakaria e di Arthur nel ruolo di mezzala, avrebbe dovuto essere proprio Rabiot l'uomo-chiave del centrocampo bianconero, e in quanto tale non avrebbe assolutamente potuto permettersi una delle sue serate a ritmi blandi, tanto più contro un avversario come il Verona. Decisamente buona la prima per lui, nel nuovo contesto tattico. Con la speranza che non si tratti dell'ennesimo fuoco di paglia.