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La Juventus si appresta a mettere piede alla Puskas Arena di Budapest per dare battaglia al Ferencvaros, con l'obiettivo di portare a casa tre punti. Pirlo lo farà schierando in attacco i suoi uomini migliori, più in forma, ovvero Cristiano Ronaldo e Morata, in difesa il ritrovato Chiellini affiancato da Bonucci, Danilo e Cuadrado, mentre a centrocampo i giochi non sono ancora chiusi. Chiesa potrebbe riposare, così come uno tra McKennie e Ramsey, spazio invece a Kulusevski, Rabiot e Arthur. Chi neanche dovrebbe rientrare nei possibili ballottaggi è Rodrigo Bentancur, che salvo soprese dell’ultimo minuto partirà dalla panchina. Un’assenza destinata a fare rumore

INVOLUTO? - Chi se lo sarebbe mai aspettato. Uno dei giocatori migliorati maggiormente nella gestione Sarri, sia nell'intensità che nell’abilità di inserimento, beniamino dei tifosi, scivolato rapidamente nelle gerarchie della prima fase dell’era Pirlo. Domanda delle domande, come mai? Poco tempo fa il tecnico bianconero ha spiegato come il centrocampista sia arrivato al ritiro estivo con qualche acciacco, spremuto dalla stagione passata. Comprensibile per un giocatore onnipresente e imprescindibile, ma il suo rientro è stato debole, con il freno a mano tirato. Contro lo Spezia è stato uno dei meno appariscenti della Juve, ha mostrato qualche suo classico break ma la sua straordinaria intensità nel governare il centrocampo sembra un ricordo. Ed è proprio questa caratteristica a renderlo un giocatore diverso dagli altri e sopra la media, che però, adesso manca.

PALLEGGIO E QUALITÀ - Alla sua momentanea opaca dinamicità, Pirlo preferisce giocatori di palleggio, che giochino in maniera intelligente e veloce il pallone, proprio come Arthur, brillante contro la squadra di Italiano nel ruolo di play davanti alla difesa. Certo, deve ancora dimostrare il valore dei 72 milioni di euro sborsati al Barcellona la scorsa estate nell’ambito dello scambio con Pjanic, ma la tendenza delle ultime tre partite di campionato è positiva (titolare contro Crotone, Verona e Spezia). Sale il brasiliano, scende l’uruguaiano, che è partito a rilento ai blocchi di partenza e adesso si trova a rincorrere. In attesa che la sua esuberanza convinca anche Pirlo.