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La notizia è arrivata alle 18.15, che in Portogallo erano le 17.15: mancavano solo poche ore, quindi, alla sfida contro lo Sporting Lisbona, una partita decisiva che la Juve si era "imposta" di non sbagliare, per conquistare la semifinale di Europa League e giocarsi dunque l'accesso a un gara che può valere un'intera stagione. Erano in hotel a Lisbona i bianconeri quando hanno saputo che il Collegio di Garanzia del CONI aveva optato per la (momentanea) restituzione dei 15 punti in classifica, dopo tre mesi tormentati dall'amara consapevolezza di aver perso ingiustamente ciò che si era conquistato - non senza difficoltà - sul campo.

IL RETROSCENA - Come racconta La Gazzetta dello Sport, appena terminata la riunione tecnica pre partita alcuni giocatori si stavano ancora concedendo la merenda pomeridiana, altri si erano già spostati in camera per riposare un po'. La notizia, comunque, non è stata accompagnata da particolari festeggiamenti o esultanze, ma certamente in molti hanno tirato un sospiro di sollievo. Massimiliano Allegri, da parte sua, aveva giocato d'anticipo: da buon psicologo, in mattinata aveva messo le mani avanti con i suoi ribadendo che, al di là del verdetto, nessuno avrebbe dovuto farsi distrarre dall'obiettivo della trasferta portoghese, ovvero ottenere un risultato sufficiente per il passaggio del turno. Una questione di "principio" perchè la Juve, dimenticando le vicende giudiziarie, vuole vincere almeno un trofeo quest'anno, meglio ancora se si tratta dell'Europa League. Uomini avvisati mezzi salvati, insomma. E fortunatamente, poi, è arrivato un motivo per sorridere. Il campo dello stadio "José Alvalade", qualche ora dopo, ne ha regalato un altro.