PARTITA PERFETTA - Ancora una volta l'hanno risolta loro. Ronaldo ha cannibalizzato il tabellino dei marcatori prendendosi e realizzando il calcio di rigore del vantaggio, poi ci ha pensato Dybala a rubare palla a Felipe Luiz e servire il portoghese che ha chiuso la partita a porta vuota. Poteva arrivare anche il tris, sempre sull'asse Paulo-Cristiano ma la capocciata di CR7 si è stampata sulla traversa. Sarebbe stato il punto esclamativo su una partita che poi si è complicata con la dormita di Bonucci, con il rigore realizzato da Immobile e la manona di Szczesny che ha allontanato dall'incrocio il possibile 2-2 di Milinkovic-Savic su punizione e con lei la terza rimonta di due gol nelle ultime quattro partite. A conti fatti non sarebbe stato neanche giusto per quello che la Juve ha costruito nella ripresa.
IL LORO SCUDETTO - Ora, rispetto a un anno fa, le cose per Dybala vanno meglio sebbene Paulo non abbia comunque messo da parte qualche mugugno, come in occasione del cambio a due minuti dalla fine quando Sarri ha voluto difendere il risultato buttando dentro un difensore (Rugani), cimentandosi in una mossa che non è abituato a fare e che ha ricordato quelle del predecessore Max Allegri. La convivenza tra Dybala e Ronaldo, invece, è cambiata da così a così. E pensare che l'argentino avrebbe dovuto partire (ancora) dalla panchina contro la Lazio. L'infortunio di Higuain nel riscaldamento però ha cambiato i piani di Sarri e il volto della serata. Ancora una volta quei due là davanti si sono cercati e trovati e al triplice fischio, quando la tensione di una nuova possibile rimonta è stata spazzata via, anche Dybala ha tolto il broncio ed ha dato il cinque al tecnico. Quello che arriverà (forse già giovedì a Udine) sarà il loro scudetto, a conti fatti sono stati l'unica vera novità portata da Sarri
@lorebetto