commenta
"Inter e Juve giocano un calcio più funzionale al risultato e meno dispendioso, e questa può essere una chiave per lo scudetto". Apre così la Gazzetta dello Sport nella sua analisi sul 3-5-2 e il rendimento in Italia delle rose con questo modulo, che prosegue: "L’Inter e la Juve non sono uguali – l’Inter esprime un calcio migliore -, ma condividono il principio dell’attesa, la Juventus in misura più smaccata. Non si sfibrano, sanno aspettare e speculare. La Juve di più, sotto questo aspetto la partita di domenica a San Siro contro il Milan è stata esemplare: la squadra di Allegri in superiorità numerica si è lo stesso arroccata a difesa di un gol, anzi di un autogol, perché tale è stato il tiro di Locatelli deviato da Krunic. Allegri ha la motivazione in più della “guerra di religione”, chiamiamola così, tra giochisti e risultatisti . Pagherebbe di tasca propria per vincere questo scudetto alla faccia di chi venera Guardiola e disprezza gli eretici del risultato. Il contropiede non è la prima opzione dell’Inter, Inzaghi vince anche in altri modi, però di base rosola gli avversari, li circuisce e li colpisce. È un Allegri più evoluto, mettiamola così".