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La Juventus ha oggettivi problemi in attacco, il suo numero 9 Alvaro Morata non ha un rendimento, almeno dal punto di vista realizzativo, da autentico centravanti. E il mancato rinnovo con la Fiorentina offre alla società bianconera l'opportunità (ma anche "l'obbligo", se vuole battere la concorrenza) di accelerare i tempi e forzare il portafogli per prendere Dusan Vlahovic. Ma siamo sicuri che accantonare in via definitiva il centravanti spagnolo, e non spendere dunque i 35 milioni di euro per riscattarlo dall'Atletico Madrid, andando poi a pagare quasi il doppio per il sicuramente fortissimo e ben più giovane serbo, sia la scelta più giusta in questo momento?

Chiaro che di per sé sarebbe la scelta più conveniente, date le difficoltà ricorrenti di Morata e la possibilità reale che Vlahovic si riveli un crack. Ma a parte che, secondo il parere di chi scrive, vengono sempre sottovalutati la tecnica e il gioco di squadra lontano dalla porta di Alvaro, attaccante che in una Juve ben funzionante trascinò la squadra in finale di Champions al pari di Tevez, c'è da fare una considerazione sulle necessità juventine sul mercato.

Ricordiamoci, infatti, che c'è soprattutto da rinnovare pesantemente il centrocampo, reparto nevralgico della squadra! E per permettersi l'assalto a Vlahovic, dato il periodo non esattamente florido dal punto di vista delle finanze, si parla di accantonare la pista principale che porterebbe all'ottimo Aurelien Tchouameni del Monaco. Per ripiegare sull'ormai "anziano" Axel Witsel, considerato vantaggioso poiché arriverebbe a parametro zero.

Alla luce di questa considerazione riformuliamo la domanda di prima. Dando per assodato che Vlahovic più Tchouameni è impossibile a meno di vendere mezza rosa in una sessione, val la pena ripiegare sulle seconde scelte nel mercato a centrocampo, pur di arrivare a Vlahovic e lasciare andare Morata? La risposta può comunque rimanere sì. Ma magari, così posta, è un po' meno scontata.