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Correva l'11 settembre. Sono passati due mesi esatti da quando la carriera di Paul Pogba ha preso una piega decisamente inattesa e sconcertante, con la doccia freddissima della positività al controllo antidoping effettuato dopo il match contro l'Udinese del 20 agosto. Positività poi confermata nelle settimane successive dalle controanalisi, con l'inevitabile sospensione da parte della Juventus in attesa della stangata che potrà essere più o meno lunga, ma comunque difficilmente inferiore ai due anni. Del Polpo ha parlato nei giorni scorsi il CT della Francia Didier Deschamps, che ha fatto intendere come il classe 1993 stia attraversando un momento complicato, di fatto un calvario continuo se si pensa anche al lungo stop forzato per infortunio tra il 2022 e la prima parte del 2023.

LE ULTIME - Come racconta Tuttosport, oggi Pogba gravita tra Torino e Miami, il quartier generale della moglie Zulay (che intanto ha messo di seguire i canali social della Juventus). La vicinanza dei colleghi non è mai mancata in questi due mesi, al punto che qualcuno di tanto in tanto lo va anche a trovare a casa, mentre con il club non possono esserci contatti ufficiali. La dirigenza del resto, una volta sospeso il pagamento del suo stipendio, è impegnata nel trovare una soluzione alla grave lacuna tecnica lasciata nel centrocampo della Juve, resa ancora più pesante dalla contemporanea squalifica di Nicolò Fagioli.