DOVE SONO FINITI? - Dopo un inizio scintillante, con 4 gol a testa nelle prime cinque partite - nelle quali erano stati entrambi schierati titolari -, i due attaccanti hanno smesso sia di essere la coppia titolare designata sia di segnare. Il serbo, in particolare, ha avuto solo una partenza dal primo minuto nelle successive sette gare, anche a causa di un periodo di lombalgia che lo ha costretto a saltare due turni. In una partita, è stato preferito Milik - l'ultimo attaccante a segnare, il 7 ottobre nel derby -, mentre in tre occasioni Allegri ha scelto Kean, l'unico attaccante ancora a secco nonostante le sei partite consecutive da titolare. Le gerarchie sembrano essersi modificate, con Vlahovic che non appare più al centro del progetto juventino, almeno finché i recenti rumors che lo vedono ancora in panchina per la sfida contro l'Inter di domenica non saranno smentiti.
SU CHIESA - Per quanto riguarda Chiesa, la sua storia è stata diversa fino a questo punto. È stato titolare nove volte, ha subito un infortunio e nelle due successive partite è entrato a gara in corso. Attualmente reduce da due prestazioni brillanti con la Nazionale, ha sollevato qualche interrogativo su quale sia il miglior innesco e la posizione in campo che ne esalti al meglio le caratteristiche, considerando le differenze di utilizzo tra Spalletti e Allegri. Tuttavia, l'urgenza attuale è quella di ritrovare la via del gol: gli ultimi 12 punti della Juventus sono stati ottenuti grazie ai gol del centrocampo e della difesa, ed è ora che l'attacco torni a contribuire in modo significativo.