commenta
E' finita nel peggiore dei modi tra il Milan e Donnarumma, può iniziare nel migliore dei modi tra Donnarumma e la Juve. E cioè a costo zero (oneri, accessori, commissioni ricchissime a parte). E allora, eccoci qui: allo svincolo decisivo. Con il portiere - impaziente - che vuole risolvere quanto prima la situazione. Con la Juve - invece paziente - che prima deve cedere Szczesny e impedire che altre sirene inizino a squillare troppo forte in direzione Gigi. 

IL BARCELLONA - Ecco, a tal proposito: quanto c'è di concreto tra Barcellona e Donnarumma? Sappiamo dei 'viaggi' in avanscoperta di Mino Raiola, sappiamo che tra le mille chiacchierate con i blaugrana sicuramente c'è stata la proposta seria, concreta, di portare Gigio in Catalogna a costo zero. Ma conosciamo anche la risposta: in un'ottica necessaria di ridimensionamento dei costi e in particolare del monte ingaggi, oggi il Barça non può permettersi di sborsare 12 o anche 10 milioni all'anno per l'ormai ex rossonero. Non è un caso che abbiano provato a portare Onana e Masip, prodotti della Cantera; non è un caso che l'obiettivo finale sarà quello di promuovere titolare Iñaki Peña, attuale estremo difensore dela squadra B. E in tutto questo c'è da trovare una quadra con ter Stegen, sacrificabile sull'altare delle plusvalenze. 

MOSSA JUVE - Ora la palla è tra i piedi della Juve, che un'intesa con Raiola per Donnarumma ce l'ha. 10 milioni netti più bonus per il giocatore, commissione monstre - vicina alla richiesta fatta al Milan - per il procuratore. Resta da sciogliere un nodo intricatissimo come quello relativo a Szczesny: ha già detto no al Borussia Dortmund, potrebbe tornare all'Arsenal e guarda con interesse lo United. Occhio pure al Barcellona: non rientra nei piani di Laporta al momento, ma magari con uno scambio e con Pjanic in direzione contraria e ostinata...