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La proposta è arrivata e la Juve ragiona. Jorge Mendes lo ha proposto ai bianconero e agli altri top club d'Europa e la Juve non ha detto di no, anzi ha aperto ad approfondite riflessioni. Molto dipenderà dalle condizioni economiche e dalle altre pretese di Angel Di Maria e di Mendes. Lascerà il Psg a fine stagione a parametro zero (a meno che a sorpresa non venga esercitata l'opzione per il prolungamento in favore del club) e teoricamente sarebbe fuori dai parametri del nuovo corso bianconero imposto da Maurizio Arrivabene - niente over 30, niente giocatori poi invendibili, niente ingaggi extra-large - ma le eccezioni sono possibili. Non è stato così per Miralem Pjanic o Axel Witsel nello scorso fine agosto, ma Di Maria potrebbe esserlo.

I PRO - Questo perché i pro possono schiacciare i contro: Max Allegri comunque vuole esperienza, alla Juve serve un giocatore che sappia risolverla con una giocata, alla Juve serve un usato sicurissimo per affiancare il recupero di Federico Chiesa dall'infortunio e soprattutto dare una sponda a Vlahovic. Un uomo che sostituisca il buco lasciato da Dybala e riempia anche la casella destra nel 433 puro che ci si può immaginare per il prossimo anno. Quindi se Di Maria si accontentasse di un accordo di una stagione, al massimo con opzione per la seconda, allora le riflessioni potranno davvero proseguire e andare oltre le richieste economiche: la Juve non vorrebbe andare oltre i 4-5 milioni netti di ingaggio per un anno, ma i vantaggi del decreto crescita possono aiutare la trattativa, come i bonus rendimento che sempre di più saranno parte integrante dei contratti bianconeri. Lo riporta calciomercato.com.

E ORA? - La proposta di Mendes è arrivata e la Juve ci pensa, essendo pronta per la fase due, per parlarne e capire se trasformare Di Maria nell'eccezione che più serve. Previsto entro fine stagione un nuovo incontro con Mendes, un incontro chiave.