2
Sempre concentrato, solido e sicuro. In una parola, un leader. Qualunque sia l'avversario, Matthijs De Ligt è una certezza. Contro il Bologna il giovane difensore si è reso protagonista dell'ennesima prova di forza, trasmettendo un concetto semplice e chiaro: "Da qui non si passa". 22 anni e una testa da campione per l'olandese, che non a caso appena maggiorenne era stato scelto come capitano dell'Ajax. "Voglio vincere sempre e fare di tutto per vincere", le sue parole dopo il match allo Stadio Dall'Ara. "Non capisco quando i giocatori fanno errori di mentalità, questa cosa non mi piace. È importante per me la mentalità. Va bene perdere punti con l'Inter, ma non con le piccole". 

Dichiarazioni da leader vero, da giocatore "di un'altra categoria", che sembra aver fatto sua la filosofia Juve più di chiunque altro, tanto da non esitare a "bacchettare" chi invece rende meno di quanto dovrebbe. E uno così, i bianconeri non possono lasciarselo scappare. Il classe 1999 è legato alla Vecchia Signora fino al 2024, con una clausola rescissoria da 150 milioni di euro pronta a scattare la prossima estate: un espediente, questo, che non mette completamente al riparo il club dai possibili assalti delle big europee - Barcellona, Chelsea e Manchester City su tutte - che già sognano il "colpaccio". Un ruolo importante nella partita lo giocherà Mino Raiola, ma molto dipenderà anche dalla capacità della Juve di tornare subito protagonista ai massimi livelli. Intanto, i tifosi lo chiedono già a gran voce: De Ligt va blindato, De Ligt è il futuro.