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Era il 29 ottobre 2014. In quella giornata autunnale la prima Juve di Massimiliano Allegri andava in contro a una sconfitta a Marassi contro il Genoa, punita nel recupero da Luca Antonini. Questo venerdì sera, sempre contro il Grifone allo stadio Ferraris, la squadra bianconera ha pareggiato vedendosi sfuggire l'occasione di un nuovo sorpasso sull'Inter, che scenderà in campo oggi contro la Lazio. Eppure ora come nove anni fa il tecnico livornese sembra vedere il bicchiere mezzo pieno. Forse perché ricorda bene che dopo quel ko nella città della Lanterna la Vecchia Signora fu comunque capace di vincere lo scudetto, il quarto di fila, e anche di arrivare in finale di Champions League.

È vero, oggi è tutta un'altra storia. Ma ad ogni modo, in attesa della rivale nerazzurra, i bianconeri continuano a mantenere un ritmo da (potenziale) scudetto: per esempio nel 2011-12, quando recitava come adesso il ruolo dell'inseguitrice, dopo 16 giornate la Juve aveva 3 punti in meno rispetto agli attuali 37, frutto di 9 vittorie, 7 pareggi e nessuna sconfitta; una "caduta" quest'anno è arrivata, contro il Sassuolo, ma i successi sono stati 2 in più e i "segni X" 3 in meno, a conferma di una marcia appunto positiva da parte di una rosa che, considerando anche le due perdite inattese a centrocampo, in fondo non è poi così diversa come composizione da quella di Antonio Conte. E un aiuto, a breve, potrebbe arrivare dal mercato, che in quel caso aveva fatto la differenza...